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I vantaggi del credito d’imposta per la ricerca: la situazione in Austria

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E’ dello scorso mese la notizia che in Germania, tutte quelle aziende orientate alla ricerca dovrebbero ricevere nel prossimo futuro delle agevolazioni fiscali pari ad oltre 1 miliardo di euro.

In questo modo, la Germania entra a far parte di tutti quegli Stati membri dell’OCSE e dell’UE che già utilizzano tale strumento promozionale.

Il credito d’imposta per la ricerca pari al 14% viene già applicato in Austria, dove è diventato un fattore  di successo alla base del sistema di innovazione austriaco e soprattutto come mezzo di contrasto alla disoccupazione Austria dal momento che si vanno a finanziare anche piccole realtà.

Uno studio condotto dall’economista Christian Keuschnigg ha sottolineato come almeno tre sedi di tutte le società che svolgono ricerche in Austria, tra cui molte aziende tedesche, ricevono vantaggi del credito d’imposta per la ricerca.

Secondo lo studio, il credito d’imposta per la ricerca porta a investimenti nell’infrastruttura in questione, motivando le imprese ad assumere una migliore tecnologia

per poter così accelerare l’attuazione del progetto.

Soprattutto nel caso di società attive a livello internazionale e ad alta intensità di ricerca, il credito d’imposta per la ricerca incide positivamente sugli sforzi per salvaguardare la redditività delle operazioni.

L’Austria presenta vantaggi competitivi notevoli inerenti al credito d’imposta per la ricerca. Proprio l’amministratore delegato della società nazionale di promozione degli investimenti ABA – Invest in Austria, Renè Siegl afferma: “da quando è stato aumentato del due percento all’inizio del 2018, abbiamo riscontrato un aumento significativo delle attività di ricerca e sviluppo delle società straniere in Austria”

Non a caso, aziende tedesche come Boehringer Ingelheim e Bosch AG, che hanno localizzato importanti centri di ricerca in Austria da decenni confermano anche l’effetto positivo del credito d’imposta per la ricerca.

Nello specifico, Boehringer Ingelheim (BI) ha istituito il Centro regionale di Vienna (RCV) in Austria.

L’RCV, il centro della società per la ricerca sul cancro, ha lo scopo di produrre biofarmaci e condurre ricerca e sviluppo.

Basti pensare che Boehringer Ingelheim (BI) sta investendo di più di 700 milioni di euro entro il 2021 in un impianto di produzione biofarmaceutica in Austria.

Bosch ha investito oltre 125 milioni di euro o il nove percento delle sue entrate nella ricerca e sviluppo nel 2018.

Bosch gestisce centri di competenza internazionali per le tecnologie di mobilità a Vienna, Linz e Hallein.

Inoltre, si sta provvedendo anche alla creazione di soluzioni innovative nel campo della valutazione del credito d’imposta per la ricerca, ai sensi della legge austriaca sull’imposta sul reddito, mobilità connessa, ad esempio parcheggio automatizzato senza conducente.

L’aumento del credito d’imposta per la ricerca al 14% a partire dal 1 ° gennaio 2018 è stato un segnale positivo a favore dell’Austria come sede di imprese e innovazione.

Di conseguenza, vi sono buone possibilità di acquisire nuovi progetti o espandere quelli esistenti nell’ambito della ricerca internazionale e organizzazione di sviluppo di Bosch.


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